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stefano borselli
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e varia umanità
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№718 Gabriella Rouf
№717 Paolo Di Marco
№716 Mario Vittorio Di Fidio
№715 Rod Dreher
In evidenza
Gruppo Gemeinwesen
TAEg8Studio sulla scomparsa del Tempo Autonomo Esterno nell'infanzia e le sue conseguenze.
№689 Gabriella Rouf
№693 Nikos A. Salíngaros
Chiaroveggenti
Hans Sachs (1494-1576)
Lamento degli uomini selvaggi della foresta sulla slealtà del mondo.
Karl Marx (1818-1883)
Non è forse più desiderabile la morte di una vita che sia una mera misura preventiva
contro la morte?
T.S. Eliot (1888-1965)
Via, via, andate, disse l'uccello: la specie umana non può sopportare tanta realtà.
Armand Robin (1912-1961)
Le programme en quelques siècles! (letto da Jean-Luc Godard ).
Ivan Illich (1926-2002)
Il ritorno dell'uomo epimeteico.
Giorgio Cesarano (1928-1975)
Un ricordo.
Guy Debord (1931-1994)
Di progresso in progresso, hanno perduto il poco che avevano, e guadagnato ciò che
nessuno voleva.
Jerry Mander (1936 - 2023)
Il viaggio di Kris.
Guide
№510 Epicuro
№714 Martin Heidegger
№480 Jacques Camatte
№637 Nikos A. Salíngaros
№187 (726)
Nikos A. Salíngaros
Masanobu Fukuoka
Livres de chevet
Vincenzo Bugliani
Gabriella Rouf
Idelfonso Nieri
Guido Nobili
Go, go, go, said the bird: human kind
Cannot bear very much reality.
(Via, via, andate, disse l'uccello: la specie umana / Non può sopportare tanta realtà.)
T.S. Eliot
(Four Quartets, 1935)
Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile
divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui
quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate
ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate — virtú, amore, opinione, scienza, coscienza,
ecc. — tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità
universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà,
morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata
al suo giusto valore.
(Miseria della filosofia, 1847)
La ricchezza delle società nelle quali predomina il modo di produzione capitalistico si presenta
come una immane accumulazione di merci.
(Il Capitale, 1867)
Karl Marx
Possiamo leggere questi brani come una definizione della società capitalistica:
è quella dove la merce dilaga, e come una previsione: tutto diventerà merce. Va onestamente
preso atto che la previsione si è avverata e continua a farlo ed è propria di Marx.
ὀλίγα προδιελθὼν ἐπιφέρει· διὸ δεῖ ἕπεσθαι τῷ κοινῷ· ξυνὸς γὰρ ὁ κοινός. τοῦ
λόγου δ’ ἐόντος ξυνοῦ ζώουσιν οἱ πολλοὶ ὡς ἰδίαν ἔχοντες φρόνησιν.
(Frammento 2: Bisogna seguire ciò che è comune. Ma pur essendo questo logos comune,
i molti vivono come se avessero una loro propria saggezza.)
ὁ Ἡράκλειτός φησι τοῖς ἐγρηγορόσιν ἕνα καὶ κοινὸν κόσμον εἶναι τῶν δὲ κοιμωμένων
ἕκαστον εἰς ἴδιον ἀποστρέφεσθαι
(Frammento 89: Per i desti il mondo è unico e comune, invece i dormienti si involgono
in un mondo proprio.)
Eraclito
Para qué escribir, si no se da a esta operación, demasiado fácil, de empujar la pluma
sobre un papel cierto riesgo tauromáquico y no nos acercamos a los asuntos peligrosos,
ágiles, bicornes?
(Perché scrivere, se non diamo a questa operazione, troppo facile, di premere la penna
su un foglio di carta un certo rischio tauromachico e non ci avviciniamo alle questioni
pericolose, agili, bicorni?)
Ortega y Gasset
Il passo è stato reso celebre da James Hillman che l'ha citato e fatto suo in Re-visione della psicologia.
L es cons, ça ose tout.
C'est même à ça qu'on les reconnaît.
(Gli sciocchi, quelli osano tutto. È proprio da ciò che si riconoscono.)
Michel Audiard
Pensare estremo, agire accorto.
Mario Tronti
E xpertus metuit.
(Colui che ha esperienza teme.)
Orazio
Λ άθε βιώσας.
(Vivi nascosto.)
Epicuro
Wo aber Gefahr ist, wächst
Das Rettende auch.
(Ma là dov’è pericolo, / cresce anche ciò che salva.)
Friedrich Hölderlin
«Scrive un autor grave, che ogni animal velenoso porta seco il rimedio da curarlo:
& che non vi è pianta, od altro misto, che essendo veleno non habbia vicino a sé il
rimedio contro il suo morbo. Hanno detto alcuni, che in Malta, & in altri luoghi,
& Isole non si trovino animali velenosi: altri dicono esservene assai, ma esservi
anco il rimedio, che è l’istessa terra, od altro, atto a curar quel veleno. ¶ Trovasi
in Oriente una pianta, di cui le radici, che guardano a Ponente sono velenosissime,
& quelle volte a Levante sono ottimo rimedio a quel veleno». (Pio Rossi, Convito morale..., Venezia 1639, p. 481)
Frattanto durezza e profumo del legno di quercia cominciavano a parlare in modo piú
percettibile della lentezza e costanza con cui l’albero cresce. ¶ La quercia stessa
diceva che solo in tale crescita si fonda ciò che perdura e dà frutto; che crescere
significa aprirsi alla vastità del cielo e allo stesso tempo mettere radici nell’oscurità
della terra; che tutto ciò che è solido prospera solo se l’uomo è in pari misura entrambe
le cose: pronto alla richiesta del cielo supremo e custodito nella protezione della
terra che sostiene.
Martin Heidegger
(Der Feldweg )
Fintanto che si realizza anche una sola rima, non c’è ancora il caos e il nichilismo
non ha ancora trionfato. Appena una rima autentica risuona, l’anima il caos d’un tratto
abbandona... La rima non si lascia isolare; in essa tutto è incontro, eco e controeco
delle parole, tutto è massima libertà e massimo ordine.
Carl Schmitt
(Glossario)
Noi riferimmo il concetto di Invarianza dapprima a una teoria, poi a un progetto.
Lo riferiamo ora al processo di vita che include teoria e progetto, cosí come l’attività.
Esso si enuncia e si esprime in relazione con la manifestazione del godimento. ¶
Godere è integrare ciò che avviene, ciò che si manifesta nella spontaneità degli uomini,
delle donne, della natura, del cosmo. È riempirsi dell’accaduto che ha potuto essere
previsto, dell’imprevisto, sempre rimanendo sé stessi, tanto al livello dell’individualità
che della specie.
Il godimento si afferma nella gioia di vivere l’invarianza in seno al divenire. ¶
Cosa impedisce agli uomini e alle donne di vivere questo godimento e li consegna alla
dipendenza?
Il rinchiudersi in un divenire fuori natura fondato a partire da una rottura di continuità
con essa, con il cosmo, per sfuggire ad una minaccia la cui ragione, i fondamenti
sono stati da lungo tempo perduti, dimenticati, scotomizzati, rimossi.
Il rinchiudersi in una domesticazione legata all’abbandono di ogni naturalità, a
uno stornamento nell’artificiale, fondamenti della repressione genitoriale. ¶
Il rinchiudersi in un modo di conoscere che mira principalmente a giustificare il divenire
di erranza che lo fonda.
Il rinchiudersi in una sovranatura popolata d’ipostasi, di entità, in un mondo virtuale,
forma profana della prima.
Il meccanismo infernale che, a livello individuale, come a quello della specie, conduce
costantemente a una riattualizzazione della minaccia cosí come del terrore e della
fascinazione che la rottura di continuità produsse. [...]
Non ho nemici: il rinchiudersi viene cosí abolito.
Jacques Camatte
(Index)
Wehrlos, doch in nichts vernichtet
Inerme, ma in niente annientato
(Der christliche Epimetheus
Konrad Weiß)
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